Investire in Kazakistan
In termini di risorse naturali il Kazakistan è tra i Paesi con la maggiore ricchezza pro capite al mondo.Tesoro inestimabile del Kazakistan sono le sue risorse minerarie. Il Kazakistan è il sesto paese più grande del mondo in termini di risorse minerarie. 99 elementi scoperti, 70 elementi esplorati, 60 vengono recuperati e utilizzati nel suolo del Kazakistan di 110 elementi della tavola periodica di Mendeleyev, tra I più importanti: petrolio, gas, uranio, zinco, tungsteno, bario, argento, piombo, cromo, rame, fluoriti, molibdeno e oro.
Nel corso degli ultimi 10 anni il Kazakistan ha sperimentato una sostenuta crescita economica, dimostrandosi una delle economie più dinamiche della regione, nonché destinazione di rilevanti investimenti esteri. Il PIL complessivo e anche pro-capite sono oramai secondi solo a quelli russi, considerando l’intera area del Caucaso e dell’Asia Centrale.
A partire dal 2014 la crescita economica in Kazakistan ha registrato un rallentamento (+4,3% rispetto al 6% dell’anno precedente), che si è aggravato nel 2015.
Detto rallentamento è legato in primo luogo al netto calo delle quotazioni del petrolio, oltre che al mancato incremento nella produzione petrolifera oltre che alle difficoltà economiche in Russia, mercato prioritario per le esportazioni kazake (specie di minerali). Il forte calo del rublo ha inoltre creato una diversione dei flussi commerciali all'interno della nuova Unione Euro-asiatica, ad esempio nel settore automobilistico (l'importazione di auto russe ha fortemente danneggiato la già limitata produzione kazaka).
Per far fronte a questo scenario, nel Novembre del 2014 il presidente kazako Nazarbaev ha varato un nuovo piano economico, chiamato “Nurly Zhol” (“Il Cammino verso il Futuro”) in cui vengono delineati i principali obiettivi per gli anni 2015-2019.
Il Nurly Zhol comprende soprattutto progetti per lo sviluppo delle infrastrutture, per migliorare il cattivo stato dei collegamenti interni del Paese ed aumentare quelli esterni. Questo risponde sia al desiderio di migliorare l’attuale rete stradale, retaggio dell’Unione Sovietica, sia alla volontà politica di sfruttare la posizione geografica del Paese per renderlo un “ponte” tra Asia ed Europa.
Gli altri punti riguardano la creazione di infrastrutture a sostegno delle dieci Zone Economiche Speciali (ZES) presenti nel Paese, lo sviluppo delle infrastrutture energetiche e dell’edilizia civile, in particolare alloggi, scuole ed ospedali, con i relativi servizi. Infine, sono previste una serie di misure per le piccole e medie imprese, come sgravi fiscali e prestiti a basso tasso d’interesse, con il fine di diversificare l’economia del Kazakistan e creare nuove aziende, soprattutto nel campo dell’industria agro-alimentare, delle comunicazioni e delle bio-tecnologie.
Queste misure, secondo il governo di Astana, serviranno a rilanciare la crescita del Paese ed allo stesso tempo a creare nuovi posti di lavoro. Lo sviluppo delle infrastrutture ha inoltre lo scopo di collegare le varie macroregioni economiche all’interno di un mercato interno uniformato.
Per attirare il maggior numero possibile di investimenti privati, il governo kazako ha varato un generoso pacchetto di incentivi, che vanno dall’esenzione da tasse e dazi doganali per dieci anni ad una forte protezione legale degli investimenti, fino ad arrivare alla devoluzione del 30% del capitale investito.
Nel Maggio del 2015, in seguito alla sua rielezione, Nazarbaev ha inoltre varato un nuovo piano economico, chiamato “I cento passi concreti", diretto a realizzare un generale cambiamento dell’assetto delle istituzioni e degli organi statali, nonché a fornire una spinta per lo sviluppo industriale e la diversificazione dell’economia.
L’indirizzo riformatore imposto dal Presidente è diretto a cinque grandi aree:
· Sviluppo di una burocrazia moderna ed efficiente;
· Rafforzamento dello Stato di diritto;
· Sostegno all'industrializzazione e alla crescita economica;
· Consolidamento dell’unità sociale e nazionale;
· Trasparenza e decentramento delle istituzioni statali.
Dopo l’approvazione del programma di misure "anticicliche" Nurly Zhol, il Kazakistan ha scelto di investire fortemente in un piano tendente sì alla crescente economica, ma incentrato sulla realizzazione di istituzioni pubbliche più adatte a raccogliere la sfida della modernizzazione. Le possibilità del Kazakistan di entrare nel novero delle trenta economie più avanzate al mondo, così come stabilito dalla Strategia "Kazakhstan 2050", dipenderà anche dalla capacità della classe dirigente kazaka di procedere a una seria implementazione di queste misure e a una loro impostazione a beneficio del ceto economico e di tutta la popolazione.
Principali indicatori economici
In Euro |
2012 |
2013 |
2014 |
2015 |
PIL Nominale (mln) |
147.440 |
161.155 |
168.400 |
189.466 |
Variazione del PIL (%) |
4,9 |
6 |
4,3 |
1,3 |
PIL pro-capite |
9.264 |
9.995 |
10.352 |
10.821 |
Disoccupazione (%) |
5,3 |
5,2 |
5 |
4,9 |
Debito pubblico (% PIL) |
12,39 |
12,86 |
15,12 |
17,23 |
Principali indicatori sociali e demografici
Dati al 01.01.2015 |
|
Popolazione |
17.748.000 |
Lingua ufficiale |
Kazako |
Religione |
Musulmani sunniti 70%, cristiano ortodossi 25%, altre religioni 5% |
Struttura demografica (quota %) |
Maschi 48,3%; femmine 51,7% |
Fasce di età |
0-14 anni: 25,1% 15-24 anni: 25,5% 30-44 anni: 21,2% 45-59 anni: 17.3% 60-74 anni: 8% Over 75: 2.9% |
Età media |
29,7 anni |
Tasso di crescita della pop (in%) |
1% |
Sistema societario kazako
Il Kazakistan ha attuato due misure rilevanti per attrarre gli investimenti stranieri: è entrato nel sistema internazionale mediante l'adesione alla Convenzione di New York del 1958 sul riconoscimento degli arbitrati internazionali, e ha istituito le cosiddette “Special Economic Zone” (SEZ), dieci zone con fiscalità di vantaggio che rappresentano un grande richiamo per le imprese europee.
Per operare è imprescindibile in Kazakistan la costituzione di una società di diritto kazako o di una filiale della società italiana. Quest'ultima, tuttavia, non ha personalità giuridica, per questa ragione la maggior parte delle imprese opta per una società ex novo.
Le vesti giuridiche più usate sono:
Limited Liability Partnership (LLP): equivalente alla nostra società a responsabilità limitata, la quale risponde con il solo patrimonio sociale delle obbligazioni contratte.
Il nome della LLP in in kazako è "ЖШС" (acronimo di Жауапкершілігі шектеулі серіктестік Zhaūapkershiliri shekteūli seriktestik). Questa è la forma societaria più utilizzata in Kazakistan, attraverso la quale si può svolgere qualsiasi attività (tranne società nell’ambito bancario, assicurativo, finaziario e delle linee aeree che necessitano della joint stock company). Ai sensi della legge “Sull’imprenditoria privata” si distinguono 3 forme di LLP: piccole imprese (SMP), medie imprese (SSP), grandi imprese (SKP). Il capitale sociale minimo è pari a: per le SMP, 100 tenge (circa 1 dollaro USA), per le SSP e le SKP, 100 salari minimi (161.800 tenge, circa 1.200 dollari USA).
Joint Stock Company (JSC): rispecchia le caratteristiche della nostra S.p.A. per quanto attiene ai caratteri della responsabilità patrimoniale, assemblea e governance.In Kazakistan non ci sono distinzioni tra società per azioni di tipo aperto e di tipo chiuso. Il capitale sociale minimo è di 50.000 salari minimi (80.900.000 tenge, circa 540.000 dollari USA).
Sistema tributario kazako
ll diritto tributario Kazako è regolato all'interno del Codice tributario del Kazakistan «Sulle imposte e sugli altri contributi obbligatori per il bilancio», datato 10 Dicembre 2008,che e viene aggiornato annualmente, facendo sì che anche i contribuenti siano tenuti ad aggiornarsi costantemente. Il maggior onere fiscale sostenuto dagli imprenditori nel Paese include l'imposta sulle società, l’imposta sulle persone fisiche, l’imposta sulle estrazioni dal sottosuolo.
Qui di seguito una rapida panoramica delle principali imposte:
Imposta sulle attività di impresa
Le società costituite in Kazakistan secondo le norme legislative domestiche e le società il cui effettivo organo di controllo (management) si trova in Kazakhstan sono considerate fiscalmente residenti e debbono corrispondere un’imposta calcolata applicando un’aliquota del 20% sull’imponibile, determinato adottando le disposizioni previste dall’ordinamento interno e osservando il criterio di competenza. Le filiali di società residenti all’estero presenti sul territorio dello Stato sono assoggettate all’imposta sul reddito delle persone giuridiche con un’aliquota del 15%.
Imposta sui redditi persone fisiche
Il sistema fiscale distingue le seguenti categorie di contribuenti:
- soggetti passivi residenti, tassati sui redditi ovunque prodotti in applicazione del worldwide income principle;
- soggetti passivi non residenti, tassati esclusivamente sui redditi realizzati in Kazakistan.
Per i soggetti non residenti non è previsto alcun regime fiscale di favore e, a differenza dei soggetti residenti, non possono beneficiare di alcune deduzioni. Dal 1° gennaio 2007, l’aliquota in vigore è pari al 10% dell’imponibile, rappresentato dalla remunerazione percepita per l’attività prestata. In particolare, anche i fringe benefit sono considerati nel computo della base imponibile, come l’assicurazione sanitaria, il saldo di un debito del lavoratore in virtù dell’intervento del datore di lavoro e le spese non inerenti all’attività sociale ma rimborsate al dipendente dalla società. Il reddito dei soggetti non residenti è assoggettato a una ritenuta alla fonte per la parte di reddito realizzata nel territorio dello Stato del 15%.
Infine, il sistema tributario domestico riconosce ai contribuenti residenti, nel caso in cui ricorrano determinati presupposti, un credito per le imposte pagate all’estero e lo scomputo è ammesso a condizione che il pagamento dell’imposta estera sia reso definitivo. Grava sul reddito netto dei lavoratori dipendenti con un’aliquota del 10%.
Imposta sul valore aggiunto
Secondo quanto disposto dalla sezione 32 del codice delle imposte, l’imposta sul valore aggiunto è applicata sul valore dei beni ceduti e dei servizi prestati in Kazakistan e sul valore dei beni qui importati.
L’aliquota base è del 12%.
Settori di maggior interesse
- Edilizio
- Telecomunicazione
- Agroalimentare
- Metallurgico
- Arredamento
- Energie rinnovabili